Il chiarore di primavera
E’ il rossore della sera
– sono le stelle che osservo.
Mi manca un po’ la ripetizione delle giornate al di fuori del mio spazio abitativo.
Eseguo un lavoro nella stessa aria dove dormo e la cosa è molto comoda ma, a volte, sento un leggero odore di stantio che penetra all’interno dei miei pensieri.
Adesso va un po’ meglio, ma tanto tempo fa io pensavo che un giorno vi sarei impazzito.
Stamattina mi sono quindi immerso nel mondo all’esterno e ho ritrovato punti di contatto che non avrei pensato di notare nuovamente: la frescura delle prime ore di maggio è estremamente piacevole e, devo ammettere, i colori di oggi hanno vibrato molto bene. Tutto sembrava rifinito in quel momento e posso dire di essermi sentito molto bene, sebbene potessi percepire lo stress di chi incontravo per strada, insieme a un caos che (stranamente) oggi alle mie orecchie è parso risuonare totalmente.
Il rumore della vita oggi ha sovrastato per un po’ il rumore del mio acufene e sono riuscito a notare nuovamente una cosa: la positività porta nuova positività a sua volta.
L’ultima volta che ho parlato con la persona con cui mi sono interfacciato questa mattina ne sono uscito un po’ scosso a causa di cattive notizie che mi erano state date precedentemente… E avevo paura me le ripetesse nell’appuntamento odierno. In realtà no: è bastato dire “mi sento bene, devo ammetterlo”, perché questa persona compisse un sorriso di circostanza nascosto tra le altre sue parole e questo mi ha decisamente sollevato! Specialmente quando in passato evitavo accuratamente di dire con energia frasi del tipo: non riuscivo mai a decidermi se star bene o no.
Tra l’indecisione, perché non esserlo, se ci si sente di esserlo?
Non sarà la cura a tutto e né è possibile essere positivi a comando, di sicuro. A volte si vuole proprio spaccare il mondo e a volte l’impazienza sovrasta tutto, mentre il fare assume (giustamente) l’importanza primaria che ogni tanto si merita, ma penso che molto faccia il dare giusto peso alle cose e ai propri problemi. E credo che questo pensiero non sia essere “melensi” o ingenui, ma semplicemente una delle mille verità che dovrò accettare.
Mi manca un po’ la ripetitività, ma mi rendo conto di essere comunque immerso in un altro tipo di ripetitività. Posso ancora dire a qualcuno “ci sentiamo” o “ci vediamo domani”, e questo dovrà succedere. Anche se la persona a cui lo si dice non sarà tra le più strette, importanti o simpatiche che un essere umano può avere nella propria vita, questo è importante.
E’ una goccia di ragione per vivere, tra le migliaia di altre a portata di mano.
Artwork di Foxfires
Deviantart: http://foxfires.deviantart.com/art/Sunset-at-Fox-Mountain-105894854
