Il fiume diventa il grosso silenzio; ma per fare ciò necessita di fluida costanza.

Il ruscello di montagna
discende tra il calore dell’estate
– e il silenzio diventa fiume.

Ho perso un po’ di costanza e tanti pensieri mi si sono avvicendati in questi giorni, come spirali, nella mia mente.

Non so come e nè perchè. Avevo tanto da dire, ma la scintilla vitale della mia attenzione ha visto mutare il vento di primavera nella prima canicola d’estate e tutte le parole sono diventate oceano…

Un oceano di pensieri e di suoni, silenziosi nel loro essere suoni, eppure così assordanti, tanto da non saperci nuotare.

Così, ancora una volta, ci si affonda dentro e si perdono di vista le cose più importanti.

Ho tanto in testa e ho di nuovo molta paura. Ma mi sto rendendo conto che la costanza e la regolarità sono direttamente proporzionali a questa paura: più si esegue con regolarità una pratica inconscia e regolare, più si riesce ad afferrare meglio la realtà e a nuotare nell’oceano dei suoni e dei pensieri.

A volte credo di peccare di superbia (sempre se il peccato possa esistere nella sua essenza) e mi sento molto scemo, perchè mi sembra sempre di sapere tutto e, quando la coscienza si tramuta nella realtà, mi rendo conto di non sapere mai nulla; in questo preciso istante i miei pensieri sono in bilico tra il tutto, il niente e l’incerto.

Ho visto giorni ventosi e ho pensato spesso a scrivere, ma per qualche motivo sto perdendo di vista la pratica che mi sono auto-imposto, ovvero i pensieri meditativi e l’accettazione della realtà nel mio cuore.

Attualmente, tutto ciò che riesco a vedere, è l’arrivo dell’estate. I miei ricordi si fondono nel momento, e il momento si fonde nella paura della vita e della morte.
Tutti i suoni, i colori e i sapori, tutto l’amore e l’attaccamento per questa stagione si muta nel tutto. Non riesco a concentrarmi e a pensare ad altro, in questo periodo.

Vorrei imparare a nuotare nell’oceano dei suoni e dei pensieri, senza timore di avere crampi o affondare.

Ho anche iniziato a leggere I Cinque Anelli di Miyamoto, ma riconosco che merita una lettura più attenta, con i miei attuali problemi di concentrazione non do’ lo spazio che egli merita.
Fino ad ora i concetti espressi li trovo molto più interessanti di altre dottrine orientali, avendo comunque una impostazione molto diversa. Per quanto mi affascini il Taoismo, per me nulla batte l’atmosfera e i concetti dello Zen Buddhista e dell’atteggiamento verso la vita dell’Estremo Oriente.

 

fox_water

Alessandro

Ingabbiato nella quotidianità e nello straordinario, mischiato tra il rosso del tramonto e la pesantezza dorata dell'alba. Sono autore autodidatta. Mi sento espressivo, solitario e al, contempo, immerso nel tutto, Sono alla ricerca di mille luci e altrettante ombre.
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