Sogno Tentennante

Sogno Tentennante

Ho intravisto il sole, tra le fronde di un maggio piovoso e inquieto.

Era crepuscolo. Ne ho osservato il colore rossastro. Una musica risuonava nell’aria e, finalmente, io sorrisi.

Una volta, tu mi dissi che non v’era niente di bello nel mondo. Conclamasti, a gran voce, che il grigio era tutto ciò che poteva esserci in questa realtà.

Ora, nel cuore della notte, devo discordare con il tuo pensiero. I tuoi occhi non sapranno mai della febbre di vita che ho visto oggi.

Quando ci rivedremo, non ti chiederò più “come stai”. Invece, al suo posto, ti chiederò cosa senti…

Sono agitato, vibro e vacillo nella mia febbre. Tremo e oscillo al ritmo di una vita. Libero o incatenato, ciò non fa differenza.

La prigione del mondo è un sorriso nato da un crepuscolo. Nel mentre, ho intravisto il sole, tra le fronde di un maggio piovoso e inquieto. E, in quel momento, te lo confesso – ho sentito, dentro di me, vibrare con potenza, tutti i colori del mondo.

Alessandro

Ingabbiato nella quotidianità e nello straordinario, mischiato tra il rosso del tramonto e la pesantezza dorata dell'alba. Sono autore autodidatta. Mi sento espressivo, solitario e al, contempo, immerso nel tutto, Sono alla ricerca di mille luci e altrettante ombre.
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