Quando, nella notte scura e reale, le stelle si affacciano sul mondo… Spenti i lampioni, silenziate le luci, esse appaiono.
Una esplosione silente sovrasta il cosmo, danzando nel momento solitario d’antiche memorie. Corpo stanco, passo pesante; restano solo i pensieri del tutto e niente.
Al ritmo della musica, Dio accarezza dolcemente i miei pensieri. L’Isola di smeraldo, sopita nelle memorie, lontana dalla realtà, m’abbraccia dolcemente.
E allora, al di là del mare, una terra intrisa del sapore delle stelle, attende il mio rientro. Qualunque cosa essa sia veramente, qualunque distacco essa abbia dalla mia realtà, ella è pronta a cingermi.
Il cielo della Terra è vasto, blu e limpido, senza essere denso di confini. Il viaggio in questo tempo è tutt’uno con i passi che compio. Solitario, curioso, appassionato; oltre le impervie montagne, appare chiara la destinazione.
Polvere di stelle, di cenere e di corpo stanco; confusione tra passato, presente e futuro. Tutto ciò io sono, brandendo i miei respiri, strappando le mie corde.
E allora, Isola di Smeraldo, riprendimi – sei parte di me. Balliamo, nelle bettole di Galway, con un boccale di birra in mano. Danziamo al ritmo della musica, come Dio danza con i nostri pensieri.
