Eravamo distesi
sugli angoli del mondo
ripetendo vecchie parole
tremando nel silenzio
Nell’empireo l’ocra
del calar del sole
respiravamo quindi
le galassie estese
Eravamo innamorati
di sogni e dimensioni
inebriati e allentati
di antiche storie
Non ricordo i battiti
dei nostri cuori sciolti
nemmeno le lacrime
e il sapore del buio
Tutte le lingue del mondo
e la confusione delle stelle
e tu non c’eri, silenziosa
ed eravamo soli
Gli alberi lontano sussurravano
di consigli non richiesti
e il tempo brandiva il mondo
di un agape cosmico
Terribile da respirare
tra le lucciole di giugno
E col vento d’estate
Tremavano anche le stelle