Agape

Agape

Il mio unico desiderio era quello di vederti felice. Nel silenzio del tempo che ci separa, al di là di tutti i pomeriggi opachi che distanziano i nostri mondi, tu eri comunque nei miei pensieri.

Se per te potessi scrivere di tutto ciò che permea il mondo, di tutte le stelle, di tutte le stagioni, allora lo farei.

Non saprei dire perché, neppure per come. Penso che, forse, ci sarai per sempre, nei miei respiri e nel mio essere. Sarai vicino alla prima sensazione che provai da bambino; non resterai distante dal primo colore che vidi nei giorni persi e sfumati della mia mente. Nonostante tu non esista, nonostante tutto l’amore del mondo sprecato; e allora, penso proprio che un giorno realizzerò appieno il fatto che lotta su questo mondo sia vana.

Tu mi hai insegnato molte cose. Penso che feriti, maltrattati, oppressi dal male del mondo, gli esseri umani possano veramente aprire gli occhi e perdersi nell’essenza infinita delle cose. Me lo hai insegnato tu stessa; e nemmeno te ne potrai rendere conto.

E’ una ironia: non potrai mai vederlo. Non riuscirai a farlo nei giorni freddi d’inverno, quando il mondo viene cinto dalla morsa glaciale del vento, nelle notti dove le stelle stesse iniziano a danzare nel tremore della propria esistenza.

Non potrai nemmeno rendertene conto nella nella canicola d’agosto, dove i tuoi ricordi si perdono nella stanchezza opaca dei miei, e i sogni diventano affannose memorie di antiche sensazioni e odori.

Una cosa te la posso assicurare. Se solo potessimo scambiare le nostre emozioni, io m’accollerei di tutto.  Tale è l’agape degli uomini, che sovrasta addirittura quella dell’Universo. 

Nonostante ogni risata, ogni prospettiva, ogni emozione e qualsiasi meschinità, si cela il ritmo del tempo nei tuoi occhi stanchi. Sei figlia del vuoto, atomi di stelle, d’interconnessione di tutte le essenze e del palpito della realtà. Questo, io, non potrò mai dimenticarlo.

Devo farti una confessione. Mi sono innamorato del mondo, e tu fai parte di esso. Che tu sia solo un’idea, o una persona vera, non importa. Nonostante tutto quanto, io pregherò per te. Ogni volta che vedrò una stella cadente, io spererò per te. Non saprei fare altrimenti, non saprei vivere in altro modo, che io lo voglia o no.

Da giovane, pensavo genuinamente che, oltre il tramonto del nostro essere, ci sarebbe stato spazio per tutti coloro che mi hanno amato. Un posto dove questo amore così potente dato in vita potesse essere ricambiato come merita, tra i fiori irreali e i silenzi di alberi piccoli e maestosi mossi dalle fronde del vento.
Sarò sincero con te. Non so se potrò crederci ancora. Ma credo nel calore del sole, nella musica del tutto. Che tu ci sia o no, che tutto l’amore che provo sia riversato o no nell’oceano dell’essenza. Forse, tutto questo è irrilevante.

Forse, provare tutto questo senza aspettarsi nulla in cambio, solitario e travolgente, è abbastanza. Chissà cosa diresti, a riguardo.

Alessandro

Ingabbiato nella quotidianità e nello straordinario, mischiato tra il rosso del tramonto e la pesantezza dorata dell'alba. Sono autore autodidatta. Mi sento espressivo, solitario e al, contempo, immerso nel tutto, Sono alla ricerca di mille luci e altrettante ombre.
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