Il suono silenzioso del pomeriggio e la primavera che vibra
tra le fiamme del caos e le macerie del mondo
Ah, le bianche nuvole che si rincorrono nel cielo di marzo
al di là delle urla di paura d’un azzurro pianeta.
S’infrange tutto sull’arco di un futuro inimmaginabile
ricostruito tra i detriti dell’eterea onda.
E ora, tra passato lontano, presente confuso e vacuo futuro,
immerso in ritmi distorti, ricordi lontani e pulsioni sopite
osservo le bianche nuvole nel cielo di marzo.
E’ qui che le anime di tutto il mondo si rincorrono nella folle parata
in mezzo alle macerie di isole sconfinate e lontane,
oltre alle nazioni senza patria, alle parole continuamente ripetute.
E’ qui che la poesia si perde nella realtà, si fonde senza pietà
oltre i battiti dei nostri mille funerali al secondo.
Il sogno familiare fiorisce di continuo, verso il respiro di aprile
calpestando le bianche nuvole di marzo, nel caos del tutto
Fragilità e incubi, strade vuote e cieli pieni, morte e futuro, stelle e nuvole
cieli tersi, feretri pesanti, silenti e purissimi respiri, empatia che si sgretola
mentre la Primavera del mondo toglie il fiato, contorce paura e futuro
tra la finestra trasparente e il purissimo cielo, sopra i nostri mondi in fiamme.