Respiro silente
Di battito di nuvole
Riflesso negli occhi, l’alba del mattino
Di stelle riverbero, eco di notte che fu
Sul cuore di pietra, ghiaccio tra i capelli
Illuminati dalla luce della realtà morente
Sulla montagna assopita ai confini del tutto
oltre la pietra distesa sulle pieghe del mondo
Osservo le radici, respiro il profumo
d’abeti e notti insonni, dei lontani sospiri affannati
E’ qui che si perdono, quindi, nell’alba del mondo
Tutti gli spazi sconfinati, le montagne lontane
Sguardo che si perde nel verde
Sogni inespressi e paure celate
Echi distanti di galassie sopite
Nervi dolenti di stagioni morenti
Oltre la montagna, nell’alba del mondo
La mia voce s’incide oltre la notte, al limitar dell’alba
S’infrange, al di là di altre montagne, oltre un altro
silente limitare del mondo, al di là del caos
Un giorno, lontano, verso altri respiri silenti
Al di là di nuovi battiti di nuvole, altri calmi soffi del caos.