Oceano

Oceano

E mi trovavo sulla scogliera
Osservavo il silenzio mutevole
Incastrato nel vento dorato
Divenire solo pallido ricordo

I piedi saldi sul duro terreno
Gli occhi vibranti sul mondo
Memorie perse nel blu lontano
Foglie calpestate da bambino

E i bianchi gabbiani volavano
Nel cosmo di un pensiero
Ruotavano nell’autunno infinito
Forse, sai cosa intendo?

Sempre più veloce cambia
Il mio ritmo dell’esistenza
L’oceano sulle montagne
E i colori di mille emozioni

La morte perenne lontana
Giace nel solitario vespro
E alita al di là, in silenzi dorati
Dove non possiamo respirare

Sì, avremmo dormito sull’oceano
Sul letto di ciò che avrebbe potuto essere
I nostri cuori sarebbe stati lontani da tutto
Sommersi dalle onde impetuose del mare

E ora sto fuggendo lontano da me,
Al di là di adesso, oltre tutto quanto
Scivolando solo nei giorni futuri
E sento il cuore battere forte

Chiudo gli occhi al presente
All’assenza e al peso di tutto

Ascolto i battiti del cuore, ora
Diventano il rumore d’oceano
Ritmo di galassie lontane
Pelle di parole mai dette
Paure e respiri repressi
Tosse e occhi stanchi
Amore perso nell’infinito
Odio celato sotto il sole

Atomi opachi nelle mani
Benedizioni d’esistenza

Ora i battiti del mio cuore
Assomigliano a tutti i sorrisi del mondo…

Alessandro

Ingabbiato nella quotidianità e nello straordinario, mischiato tra il rosso del tramonto e la pesantezza dorata dell'alba. Sono autore autodidatta. Mi sento espressivo, solitario e al, contempo, immerso nel tutto, Sono alla ricerca di mille luci e altrettante ombre.

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  1. Spettacolo

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