Gravità
Nel silenzio, sostavo all’interno della stanza. La luce del sole, bloccata dalle tende, scaldava i tessuti. Io sostavo, silente e inerme, sul letto della mia camera. La gravità mi teneva ancorato al materasso. E io osservavo, senza proferire una parola, il soffitto opaco. Ogni tanto toccavo il muro di cartongesso, quasi ad assicurarmi che fosse ancora lì; ogni volta che alzavo il braccio e i miei muscoli si contraevano, sentivo un peso dell’eternità ancorarmi sempre più verso il basso. Ero stanco. Non mi alzavo, e a malapena io mangiavo. E contemplavo, mentre la mia mente…